Torneo 2015
Novazzano, 1 maggio 2015
Venerdì 1 maggio, sul campo di calcio della Garbinasca a Novazzano, la Universal Peace Federation (UPF-Ticino) ha organizzato, in collaborazione con il Novazzano Calcio, la quarta edizione della "Peace Cup", un torneo calcistico che ha riunito 12 squadre di bambini di categoria "E".
Seguendo il motto "Gioca a calcio e costruisci la pace" i giovani sportivi hanno gareggiato per aggiudicarsi il titolo di campioni del fair-play.
Le squadre partecipanti
Arzo; Chiasso1; Chiasso2; Chiasso femminile; Ligornetto; Malnate; Morbegno1; Morbegno2; Novazzano; San Fermo; Stabio; Stella Capriasca.
Classifica:
1° Novazzano; 2° Chiasso1; 3° San Fermo; 4° Stabio; 5° Arzo; 6° Malnate; 7° Ligornetto; 8° Stella Capriasca; 9° Chiasso femminile; 10° Morbegno1; 11° Morbegno2; 12° Chiasso2.
Riconoscimenti assegnati:
Peace Cup 2015 al Chiasso femminile
Trofeo Gesto fair play a Giulio
Trofeo Gesto fair play al Morbegno2
Trofeo Gesto fair play alla Stella Capriasca
Giuseppe Termine, presidente della UPF-Ticino:
Vorrei prima di tutto ringraziare ognuno di voi giovani calciatori, i vostri allenatori, le vostre famiglie e sopratutto lo staff del Novazzano che insieme avete reso possibile questo bellissimo evento. Grazie.
Perché ogni anno organizziamo la Peace Cup? Perché crediamo che lo sport abbia una qualità unica come veicolo di costruzione della pace. Il calcio in modo particolare possiede caratteristiche esclusive che gli consente di contribuire al processo di concordia e integrazione. Le caratteristiche sono: popolarità universale, poiché sorpassa i confini nazionali, culturali e le limitazioni socio-politico ed economiche.
Lo sport se ben fatto è divertente tanto per i partecipanti che per gli spettatori e può essere praticato in qualsiasi comunità del mondo, esso ha la capacità di essere una potente piattaforma di comunicazione globale. Dato che gli eventi sportivi hanno la capacità di raggiungere un grande numero di persone, essi possono essere effettivamente considerati programmi per l’educazione pubblica con il coinvolgimento di tutte le fasce di età; inoltre contribuiscono allo sviluppo sociale, legando fra loro giocatori, squadre, allenatori, volontari e spettatori.
È risaputo che lo sport rafforza il carattere, sa motivare ed ispirare, esso ha la capacità naturale di tirar fuori il meglio da ciascuno, aiuta a sviluppare e mostrare i valori e le capacità individuali. Nell’antica Grecia si fermavano persino le guerre per consentire i giochi olimpici e spesso l’amicizia tra i vari atleti mitigava le rivalità delle Città Stato.
Anche quest’anno come promotori della Peace Cup, abbiamo voluto offrire a voi ragazzi, momenti d’incontro e di divertimento. In questo torneo gli aspetti educativi sono stati messi in primo piano, infatti si è voluto offrire l’opportunità di incontrarsi, confrontarsi e intrecciare relazioni sociali significative. In altre parole abbiamo cercato di far si che sia stato un momento ludico e di festa.
In questo tipo di torneo l’aspetto agonistico e tecnico, non deve prevalere su quello del fair-play. Infatti, sia il pubblico sia la tifoseria siete stati chiamati a fare un tifo olimpico e sportivo, e gli allenatori attraverso la loro condotta ad essere esempio, e vettori di valori e modelli comportamentali educativi e inclusivi, a cominciare dal linguaggio usato in campo.
In questo torneo, sbagliare un goal, un passaggio, o non offrire una performance desiderata non è stata la cosa più importante.
L’UPF-Ticino, ha voluto favorire i valori positivi in ogni partecipante, quali il fair play, nelle sue diverse sfumature e l’equilibrio emozionale. Abbiamo visto i ragazzi sperimentare momenti di gioia, e sentire il caldo abbraccio del pubblico, e sentire loro stessi di essere trasmettitori di valori positivi.
In questo torneo abbiamo messo in primo piano la gioia di giocare al calcio, la libertà di sbagliare, di conoscere nuovi amici di altri distretti e nazioni, di aiutarsi, vincere o perdere senza il timore di essere giudicati. Anche voi genitori siete stati invitati a fare la vostra parte, sostenendo e promuovendo nei vostri figli le responsabilità individuali e collettive.
L’UPF-Ticino, invita tutti i partecipanti e gli addetti ai lavori presenti, ad avere uno spirito di pace e di rispetto, non solo durante questo torneo, ma anche fuori del campo da gioco. Inoltre vuole promuovere attraverso il gioco e nella vita quotidiana, la lealtà, il rispetto dei coetanei e del loro prossimo, soprattutto dei bambini più fragili, e diversamente abili.
Anche le Nazioni Unite, e la Confederazione Svizzera promuovono da anni lo sport, rendendo però attenti gli addetti ai lavori a non scivolare in una deriva tecnicistica e preoccupata solo degli aspetti performativi.
Il Dottor Sun Myung Moon che, con l’aiuto del grande Pelé, ha dato vita, sin dal 2003, a varie edizioni della Peace Cup, ha sempre sostenuto che il fair play nello sport e nella vita sono uno strumento formidabile per la creazione di una società migliore.
Vi invito tutti quanti a partecipare alla prossima edizione, molte grazie.
La prossima edizione sarà disputata il prossimo maggio sempre a Novazzano.